Le luci della bicicletta sono dispositivi essenziali per la qualità e sicurezza di chi pedala, sia di giorno che di notte, sia in città che in campagna. Le luci servono non solo a vedere la strada, ma anche a farsi vedere dagli altri utenti della strada, come automobilisti, pedoni e altri ciclisti. Inoltre, le luci della bicicletta sono obbligatorie per legge, secondo il Codice della Strada, che stabilisce quali tipi di luci e di riflettori devono essere montati sulla bici e in quali condizioni devono essere accesi.
Sommario
Perché le luci della bicicletta sono importanti
- Sicurezza: le luci permettono di essere visti dagli altri veicoli e di evitare incidenti o tamponamenti. Le luci sono particolarmente utili in situazioni di scarsa luminosità, come al tramonto, all’alba, di notte, in caso di nebbia, pioggia o neve. Le luci sono anche utili di giorno, per segnalare la propria presenza in caso di contromano, di svolta, di attraversamento o di cambiamento di corsia.
- Visibilità: le luci permettono di vedere la strada e di individuare eventuali ostacoli, buche, dossi, curve o segnali stradali. Le luci sono indispensabili quando si pedala in ambienti poco illuminati, come le strade extraurbane, le piste ciclabili, i sentieri o i boschi.
- Legalità: le luci della bicicletta sono obbligatorie per legge, secondo l’articolo 68 del Codice della Strada, che prevede che la bici debba essere dotata di una luce bianca o gialla all’anteriore, di una luce rossa al posteriore, di catadiottri gialli sui pedali e sui lati e di catadiottri rossi sul retro. Le luci devono essere accese mezz’ora dopo il tramonto e mezz’ora prima dell’alba, oppure quando le condizioni atmosferiche o ambientali rendono insufficiente la visibilità. Chi non rispetta queste norme rischia una sanzione amministrativa da 23 a 92 euro.
Come funzionano le luci della bicicletta
Le luci della bicicletta sono dispositivi elettronici che emettono luce grazie a una sorgente luminosa, che può essere una lampadina a incandescenza, una lampada alogena, una lampada a LED o una lampada a neon. La sorgente luminosa è alimentata da una batteria, che può essere ricaricabile o usa e getta, oppure da una dinamo, che trasforma l’energia meccanica della pedalata in energia elettrica. Le luci della bicicletta sono dotate di un interruttore, che permette di accenderle e spegnerle, e di un supporto, che permette di fissarle alla bici, solitamente al manubrio, al telaio, al reggisella o al casco.
Quali sono le caratteristiche da considerare nella scelta delle luci della bicicletta
Le luci della bicicletta sono disponibili in diverse forme, dimensioni, colori e modelli, ma non tutte sono uguali in termini di qualità, prestazioni e funzionalità. Per scegliere le luci più adatte alle proprie esigenze, bisogna tenere conto di alcune caratteristiche, tra cui:
- Luminosità: la luminosità di una luce si misura in lumen, che indicano la quantità di luce emessa dalla sorgente. Più lumen ha una luce, più è potente e visibile. La luminosità necessaria dipende dal tipo di utilizzo che si fa della bici: se si pedala in città, dove ci sono altre fonti di luce, bastano poche centinaia di lumen; se si pedala in campagna, dove c’è il buio totale, servono almeno un migliaio di lumen. In generale, si consiglia di scegliere una luce anteriore con almeno 200 lumen e una luce posteriore con almeno 50 lumen.
- Autonomia: l’autonomia di una luce si misura in ore, che indicano la durata della batteria o della dinamo. Più ore ha una luce, più a lungo funziona senza bisogno di richiamo a o sostituzione. L’autonomia dipende dalla capacità della batteria o della dinamo, dal tipo di sorgente luminosa, dal livello di luminosità e dalla modalità di funzionamento. In generale, si consiglia di scegliere una luce con almeno 3 ore di autonomia e di controllare regolarmente lo stato della batteria o della dinamo.
- Modalità: la modalità di una luce si riferisce al tipo di emissione luminosa, che può essere fissa, intermittente o variabile. La modalità fissa emette una luce costante, che serve a vedere e a farsi vedere in modo chiaro e continuo. La modalità intermittente emette una luce a intermittenza, che serve a richiamare l’attenzione e a risparmiare batteria. La modalità variabile emette una luce che cambia intensità o frequenza, che serve a adattarsi alle diverse condizioni di luce e di traffico. In generale, si consiglia di scegliere una luce con almeno due modalità, una fissa e una intermittente, e di cambiare modalità a seconda della situazione.
- Residenza: la resistenza di una luce si riferisce alla sua capacità di sopportare gli urti, le cadute, le vibrazioni, l’acqua, il calore e il freddo. La resistenza dipende dalla qualità dei materiali, dalla robustezza della struttura, dalla solidità del supporto e dalla protezione dei componenti elettronici. In generale, si consiglia di scegliere una luce resistente agli agenti atmosferici, agli urti e alle alte e basse temperature, e di verificare che sia ben fissata alla luci.
Domande frequenti
Le norme vigenti stabiliscono che le biciclette devono essere dotate di dispositivi di illuminazione e di segnalazione ottica, da utilizzare sempre, anche di giorno. Questi dispositivi sono: una luce bianca o gialla all’anteriore, una luce rossa al posteriore, un catadiottro rosso al posteriore, due catadiottri gialli sui pedali, e due catadiottri gialli o bianchi sui lati della bicicletta o sulle ruote.
Le luci per vedere sono quelle che emettono un fascio luminoso intenso e ampio, in grado di illuminare la strada davanti a noi. Le luci per farsi vedere sono quelle che emettono una luce più debole e intermittente, in grado di segnalare la nostra presenza agli altri.
La potenza delle luci si misura in lumen, che indicano la quantità di luce prodotta dalla sorgente. Più lumen ci sono, più la luce è forte. Per le luci per vedere, si consiglia una potenza di almeno 200 lumen, mentre per le luci per farsi vedere bastano anche 50 lumen.
Le luci della bicicletta possono essere alimentate in diversi modi: a batteria, a dinamo, a induzione magnetica o a energia solare. Le luci a batteria sono le più diffuse e pratiche, ma richiedono di essere ricaricate periodicamente. Le luci a dinamo sono quelle che si attivano con il movimento della ruota, ma hanno lo svantaggio di spegnersi quando la bicicletta si ferma. Le luci a induzione magnetica sono quelle che si alimentano con dei magneti applicati sui raggi, e hanno il vantaggio di rimanere accese anche a bici ferma. Le luci a energia solare sono quelle che si ricaricano con la luce del sole, ma hanno il limite di avere una bassa autonomia e di non funzionare bene in condizioni di scarsa luminosità.
La scelta delle luci della bicicletta dipende dal tipo di utilizzo che se ne fa, dal luogo e dal momento in cui si pedala, e dal budget a disposizione. Ecco alcuni criteri da tenere in considerazione: il tipo di bicicletta, il luogo e il momento in cui si pedala, e il budget a disposizione.