Il paraschiena per la moto

paraschiena moto
Se usate la moto non potete non indossare il paraschiena, protezione non solo utile per garantire una postura corretta durante la guida, ma indispensabile per proteggere la colonna vertebrale in caso di malaugurato incidente. Leggete attentamente questo articolo per sapere tutto sul paraschiena per moto; cos’è, a cosa serve, quali sono le caratteristiche e i livelli di sicurezza che offre.

Cos’è e a cosa serve il paraschiena

In inglese il paraschiena per le moto è chiamato ‘Back Protector’, cioè tradotto letteralmente protettore della schiena. Si tratta infatti di un vero e proprio accessorio che non punta solo sul design ma soprattutto sulla protezione e quindi sulla qualità del materiale di cui è composto.
In caso di caduta serve proprio per limitare i danni che un motociclista potrebbe riportare alla colonna vertebrale. Moltissimi degli incidenti che colpiscono i centauri sono attutiti, in termini di trauma, fino al 60% grazie al paraschiena. Questa percentuale naturalmente varia in funzione di diversi parametri quali:
– il materiale che lo compone
– il tipo di caduta che riguarda il centauro
– la velocità di crociera al momento dell’impatto.
Ecco perché in commercio esistono diversi modelli di questo accessorio. È proprio quello che andremo a scoprire insieme in questa guida.

I diversi modelli di paraschiena


Paraschiena per la colonna intera, paraschiena lombari, paraschiena integrati direttamente nelle tute da moto.
Come vedete in vendita ne esistono di molti tipi, adatti alle diverse esigenze dei centauri. Una cosa è usare la moto in città per brevi tragitti ad esempio, altra cosa è partire per un viaggio su strade impegnative.
Ci sono anche dei modelli speciali dedicati a chi fa moto-cross, sport estremo che può in certi casi essere anche rischioso.
Esiste una normativa di riferimento per i paraschiena da moto, che è la EN 1621-2/12. La normativa vigente classifica innanzitutto i tipi di paraschiena che si possono trovare in commercio, e questo vi serve per accertare l’omologazione del modello a cui siete interessati. Sappiate quindi che i paraschiena si dividono in:
– lower back protector (che interessano la fascia lombare);
– central back protector (che interessano la parte centrale della schiena);
– full back protector (che come dice il nome stesso proteggono fino alle scapole).
Secondo la stessa normativa conta molto anche il materiale di cui sono costituiti i paraschiena. Quelli di nuova generazione ad esempio sono fatti di materiali combinati tra loro per assicurare una maggiore resistenza in caso di impatto al suolo. I materiali quindi sono progettati per assorbire al meglio la forza cinetica che si sviluppa durante la caduta e che viene trasmessa alla colonna vertebrale.
Esistono dei requisiti minimi stabiliti per legge, ma c’è da dire a favore delle case costruttrici, che molto spesso i paraschiena sono costruito per andare anche oltre gli standard minimi, garantendo protezione da impatti laterali e assicurando comfort durante la guida.
Per quanto riguarda i materiali quindi sappiate che i paraschiena migliori comprendono:
– rivestimenti elastici cosiddetti ad incastro, che garantiscono la mobilità in guida;
– anima interna in materiale assorbi urti e che assorbe anche l’energia cinetica;
– rifiniture in materiale antiallergico e anche antibatterico che non irrita o infetta la pelle.
– regolatori di altezza, che servono per modulare i modelli e farli calzare alla perfezione.

I livelli di protezione del paraschiena

A proposito della normativa Europea, ma anche della legge vigente in Italia, il riferimento EN1621-2 2012 si occupa infine del livello di sicurezza fornito dal paraschiena. Questo vuol dire che una casa madre non può immettere nel mercato un paraschiena che non soddisfi i requisiti minimi standard stabiliti per legge. Si parla quindi di livello di protezione. Questo lo trovate indicato su delle apposite etichette, che indicano appunto sia il livello stesso, sia l’utilizzo per il quale il paraschiena è stato progettato.
Come si leggono le etichette?
Vediamolo insieme:
il simbolo della moto significa che il modello è progettato per chi va in strada;
– FB: indica il full back protector
– CB: indica il central back protector
– LB: indica il lower back protector
– livello 1 e livello 2: riguarda proprio la sicurezza ed è quello che vedremo nel prossimo paragrafo.


I Livelli di protezione del paraschiena
Secondo la citata norma EN1621-2/12, esistono e devono essere indicati due livelli di sicurezza, l’1 e il 2.
Sappiate che attualmente esiste anche un livello 3, che però la normativa internazionale dedica agli sport equestri.
Per quanto riguarda gli altri due invece, ecco uno specchietto che potrà aiutarvi a regolarvi nell’acquisto:
– livello 1: il paraschiena deve trasmettere, in caso di urto, una forza media inferiore a 18 Kn, dove Kn indica la forza residua che il modello imprime alla schiena dopo aver assorbito la forza dell’urto stesso;
– livello 2: è il livello massimo, con una forza media residua minore di 9 Kn.
Non acquistate mai un modello che abbia un valore di Kn superiore a 24, nemmeno se quello è il valore indicato per un picco massimo, perché significa che il paraschiena non è in grado di proteggervi.